Ecco a voi i miglior paesi in cui fare smart working. Oggi il 40% dei lavoratori europei fa smart working a tempo pieno, nel 2019 era appena il 5%, un fenomeno in lenta espansione ha subito un’accelerazione impressionante in pochissimo tempo, ma non senza difficoltà.

Vantaggi e svantaggi

Il passaggio al lavoro da casa ha indubbiamente dei vantaggi per i dipendenti. Eliminando gli spostamenti quotidiani, si può avere più tempo libero e un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata, ma ci sono anche dei problemi da affrontare. Uno di questi è l’isolamento sociale, che a volte può essere un problema.

Smart working all’estero

I vantaggi dello smart working dall’estero sono la tassazione, spesso più bassa o assente, poter viver in un paradiso turistico, ma anche le minori restrizioni anti-covid. Molte persone lo scelgono non solo per cambiare aria, ma anche perchè è un modo per lavorare e svagarsi allo stesso tempo.

Mauritius

Mauritius ha annunciato un apposito visto di viaggio per gli smart worker, che consiste ai non cittadini di rimanere e lavorare a distanza sull’isola per un anno. Bisognerà però fornire una prova del soggiorno a lungo termine, come il contratto di affitto di una casa; e avere un’assicurazione sanitaria e di viaggio. Il visto invece è gratuito per i richiedenti. Un ulteriore incentivo per trasferirsi alle Mauritius per un anno è il vaccino, tutti i lavoratori (con più di 18 anni) che si trasferiscono sull’isola lo riceveranno e gratuitamente. I cittadini stranieri, di età superiore ai 50 anni, potranno anche scegliere di andare in pensione con un permesso di soggiorno.

Barbados

Le Barbados hanno lanciato il “Barbados Welcome Stamp” un visto di 12 mesi che consente di trasferirsi e lavorare dall’isola. I candidati che desiderano fare domanda per il “Barbados Welcome Stamp” dovranno  completare e inviare i propri documenti elettronicamente. I tempi sono molto veloci: la richiesta viene elaborata entro 48 ore dalla ricezione di una domanda completa. Il visto viene confermato o negato entro 5 giorni lavorativi.

Antigua e Barbuda

Antigua e Barbuda hanno annunciato un programma chiamato “Nomad Digital Residence” che consente a chi fa smart working di vivere e lavorare lì per due anni. Per ottenere questo status di residente speciale, i lavoratori devono dimostrare di guadagnare almeno 50.000 dollari all’anno e di poter mantenere se stessi così come i membri della famiglia. Dovranno anche dimostrare che i loro datori di lavoro abbiano una sede al di fuori del paese caraibico e di aver sottoscritto un’assicurazione sanitaria per la durata di tutto il soggiorno.

Isole Cayman

Le Isole Cayman hanno lanciato il programma Global Citizen Concierge, che consente ai viaggiatori di lavorare a distanza dalle Isole Cayman per due anni. I lavoratori qui, potranno godere di uno stile di vita di lusso e svago. Secondo il sito web del Dipartimento del turismo delle Isole Cayman, per fare domanda, i lavoratori devono dimostrare di essere impiegati al di fuori delle Isole Cayman e di guadagnare almeno 100.000 dollari all’anno. Le coppie devono guadagnare un minimo combinato di 150.0000 dollari e le famiglie con uno o più figli devono guadagnare almeno $ 180.000 all’anno. Le Cayman sono un paradiso fiscale e non si pagano tasse.

Messico

Il Messico offre un visto di soggiorno temporaneo che consente ai visitatori di vivere in Messico per un anno, dopodiché può essere esteso per altri tre anni. Per richiedere per il visto, chi lavora in smart working dall’estero deve dimostrare di avere un reddito superiore a $ 1.620 al mese o un saldo del conto bancario di oltre $ 27.000.

Dubai

Il visto di Dubai consente a chi fa smart working e alle loro famiglie di rimanere in città fino a un anno, se lavorano per aziende con sede all’estero. L’ufficio Visit Dubai, stabilisce che per fare domanda i lavoratori devono dimostrare di guadagnare un minimo di $ 5.000 (4.000 euro) al mese presentando una prova di occupazione, la busta paga del mese precedente e tre mesi di estratti conto bancari. La domanda costa $ 287, e ai canditati è richiesto di avere un’assicurazione medica valida negli Emirati Arabi Uniti e un passaporto valido per almeno altri sei mesi.