Con un colpo di scena, Google ha presentato il nuovo Android. Sebbene il nome "Oreo" fosse ormai da mesi - se non da anni! - dato per favorito, Google ha sorpreso tutti con una presentazione estremamente snella. Consistente esclusivamente in un video in cui Bugdroid, la mascotte del sistema operativo, si trasforma in una sorta di biscotto-supereroe, la presentazione è durata appena pochi minuti.

Ecco le novità di Android Oreo:

Autonomia

Limiti per i processi in background delle app, in particolare per l’accesso alla posizione, che è una delle più facili fonti di consumo di batteria. Questo potrebbe causare problemi alle app non aggiornate, un po’ come già successo quando sono stati introdotti i permessi modificabili dagli utenti, ma col passare del tempo le cose dovrebbero stabilizzarsi.

Tempi di avvio

Sui Google Pixel, il tempo di avvio di Android Oreo è stato dimezzato

Icone adattative

Gli sviluppatori possono fornire icone quadrate e gli OEM le potranno sfruttare per una maggiore consistenza con i propri temi grafici.

Autofill API

L’auto-completamento delle password avviene a livello di sistema operativo, in questo modo i login diventano rapidissimi. Sarà sufficiente scegliere un password manager, un po’ come viene ora selezionata la tastiera, ed i vostri dati potranno essere sfruttati da app di terze parti senza bisogno di inserirli ogni volta a mano.

Selezione intelligente

Selezionando un indirizzo, un numero di telefono, o altro testo particolare, ci verrà subito proposta l’app più consona ad interagire con quel tipo di contenuto, in modo da avviarla con un clic con indirizzo, telefono ecc. già aperti.

Installazione da origini sconosciute

Il permesso per installare applicazioni al di fuori del Play Store non è più a livello di sistema, ma va concesso per singola app. Ad esempio potrete consentire al vostro browser di farlo, ma non ad un’app di messaggistica. In questo modo viene anche aumentata la sicurezza complessiva dell’OS.

PIP

Picture in Picture (PIP) su smartphone e tablet. Ovvero i video possono essere ridotti in una finestra più piccola, un po’ come già avviene nell’app di YouTube, solo che nel frattempo potrete continuare ad usare qualsiasi app vogliate.

Indicatori di notifica (notification dot)

Sono in pratica dei piccoli “pallini” che indicano la presenza di notifiche non lette, ma non il numero di queste ultime. Da notare inoltre che gli sviluppatori potranno impostare un colore di sfondo per le notifiche, cosa che abbiamo già visto ad esempio nell’app di Spotify, che sfrutta la copertina dell’album per rendere molto più belle le proprie notifiche con i controlli multimediali.

 

Notifiche rinviabili

Potete rinviare una notifica ad una data futura, in modo che questa ricompaia nella relativa barra. Si tratta di una funzione molto utile nel caso foste momentaneamente impegnati, e per non perdersi nessuna notifica.

Canali di Notifica

Ogni app ha dei “canali” cui appartiene, ed in questo modo potrete decidere di dare o meno priorità a certi canali piuttosto che ad altri. Così facendo sarete sicuri di ricevere sempre il le notifiche che più vi interessano.

Ambient screen

Evidenzia le notifiche in arrivo con font più larghi, il nome delle app evidenziato ed immediato accesso alle azioni possibili sulle notifiche stesse.

Nuove Emoticons

Più di 60 nuove emoji, che hanno ora uno stile più simile a quello di iOS con i volti tondi anziché a budino.

Data di uscita

Android Oreo sarà pubblicato a breve nell’Android Open Source Project (AOSP). I primi smartphone a ricevere Android 8.0 saranno i Pixel e Nexus 5X/6P, oltre a Pixel C e Nexus Player. Google si aspetta di “iniziare la fase di roll out quanto prima”, ma a quanto pare l’OTA si sta già diffondendo mentre scriviamo, anche se ancora non su tutti i dispositivi supportati e sono inoltre possibili problemi in fase di download (senz’altro temporanei) e di installazione.

Entro la fine dell’anno, vari produttori, tra cui Essential, General Mobile, HMD Global Home of Nokia Phones, Huawei, HTC, Kyocera, LG, Motorola, Samsung, Sharp e Sony aggiorneranno alcuni modelli o ne lanceranno di nuovi, direttamente con Oreo.