Oggi tratteremo l’argomento Facebook. Si sa su di questo social network ci sarebbe un’infinita di discorsi da fa, è stato il capostipite dell’era dei social, IL social network, quello per eccellenza, e quello che, effettivamente, ha i numeri più alti.

Ciò di cui vogliamo informarvi oggi è l’esistenza di uno strumento, che probabilmente conoscerete, che sono le pagine Facebook. La pagina è un mezzo di comunicazione sfruttato da molte aziende (ma anche privati) per farsi conoscere e, soprattutto, far conoscere la propria attività e i propri prodotti da vendere.

Quindi se sei un’azienda e non hai una pagina Facebook, oppure hai solo profilo personale e privato, non aspettare troppo prima di aprirne una, potrebbe portare numerosi vantaggi.

Cerchiamo di capire perché è così “potente” il valore aggiunto che può dare una Facebook Page.

Innanzitutto se affidata a uno specialista del settore, come ad esempio un social media manager/specialist, può davvero creare brand awareness e conversioni da semplici utenti in clienti.

Non è sempre facile (però) riuscire a far valere una pagina, senza che finisca nel dimenticatoio. Molti hanno pagine da migliaia di fan che spesso non interagiscono e quindi è come se non esistessero. A questo punto c’è da chiedersi:

 “E, io azienda, cosa me ne faccio di tanti likes se poi non mi portano a nessuna conversione?”

La risposta è molto semplice (o almeno sembra), Facebook basa il suo algoritmo su un concetto molto conosciuto, chiamato EdgeRank:

“Si tratta di un algoritmo di Facebook (come anche il PageRank di Google) che serve a stabilire in termini sia quantitativi, ché qualitativi, il peso da dare a ogni aggiornamento di stato o a ogni post pubblicato su Facebook. Stabilisce quali dei contenuti pubblicati su una pagina compariranno poi nei feed delle notizie di alcuni fan/follower. Poiché non tutti vedono tutto, infatti, alcuni post hanno visibilità pari a zero.”

Quindi come dicevamo prima, un numero elevato di fan sulla propria pagina, non si traduce in un altrettanto elevato numero di interazioni. Per far aumentare l’EdgeRank c’è bisogno di far nascere l’interazione spontanea con tutte le persone (fan) che potrebbero essere raggiunte.

Il modo più semplice probabilmente sarà quello di pagare, pagare e investire ancora in pubblicità, cioè quello che Facebook vorrebbe (ovviamente), poiché ognuno pensa per le sue finanze. Ma non tutti sono d’accordo nell’investire sempre in pubblicità su Facebook, e allora c’è chi si rimbocca le maniche e va avanti da sé.

 

Calcolare l’EdgeRank

L’EdgeRank è composto da diversi elementi, tutti fondamentali e complementari tra di loro. Vediamo quali sono:

  • Affinità: è l’indicatore del rapporto che si ha con un utente o una pagina. Viene determinata in base alle interazioni sui contenuti di un determinato contatto. Più alto sarà l’engagement del rapporto utente/pagina, e maggiore sarà il grado di affinità. Così facendo, i post saranno maggiormente visibili tra i top news feed nella home dell’utente (fan).
     
  • Peso: la variabile probabilmente più importante per le pagine Facebook. Ogni post ha una propria consistenza e portata, che aumenta con le interazioni e diminuisce ogni volta che non viene visto.

Ad esempio un aggiornamento di stato verrà visualizzato più volte rispetto a un link o un video. Proprio perché virtualmente è più leggero.

  • Tempo: la durata di vita di un post è un’altra variabile fondamentale. Facebook preserva la giovinezza dei contenuti, per cui con il tempo, il post perde gradualmente la sua efficienza.

 

Aumentare l’EdgeRank

Se siete gli amministratori di una pagina su Facebook, e volete investire nei social media, dovete sforzarvi di essere interessanti e originali. Ci sono tantissime pagine simili alle vostre, la concorrenza è spietata.

Se sei un’azienda che vende prodotti, fallo in modo originale, a volte anche il modo di porsi può creare un tratto distintivo rispetto ai competitor.

Incuriosisci i tuoi utente, trasformali in consumatori prendendoli per la gola con offerte dell’ultimo minuto, sconti pazzi ed esclusivi per gli iscritti della tua newsletter.

Usa un’ottica incentrata sull’utente, sul singolo utente, soddisfa i suoi bisogni, immedesimati in ciò che cerca e faglielo trovare prima ancora che lo cerchi.

Anche l’interazione richiesta come ad esempio chiedere un parere, un’opinione può scaturire un elevato numero d’interazioni e di conseguenza l’aumento della portata dei post della pagina.

Utilizza la pubblicità per mostrare i tuoi prodotti. Aumenta la frequenza di pubblicazione (purché i post siano interessanti e attinenti al core dell’azienda).

Aumenta l’interazione con i tuoi post, rispondendo ai commenti. Ogni commento e ogni risposta è un modo per aumentare le performance d’interazione della pagina e dell’EdgeRank.

Infine, ricordati che non tutto ruota “all’interno” di Facebook, puoi utilizzare la strategia del catalizzatore, utilizzando altri social network e il tuo sito web per portare gli utenti sulla tua pagina.

Vi lasciamo a un’infografica che riassume in maniera semplice e concisa tutto ciò che abbiamo detto in questo post: